22.1.10

Auguri

Oggi e’ meraviglia.
Oggi e’ uscire di casa di soppiatto, piano piano, zitta zitta, per non svegliare nessuno.
Oggi e’ arrivare presto in studio per andare via prima, subito, praticamente adesso.
Oggi e’ brutto tempo, ma per me c’e’ il sole.
Oggi e’ una biciclettina likeabike nel baule della macchina.
Oggi e’ una telefonata tutta “Auguri, come stai?” “Bene, Omeo eroosseo e Scacat”, che devo aver interrotto gli Aristogatti proprio mentre Romeo er mejo der Colosseo cantava “Tutti quanti sanno fare jazz” con Skat Cat e la sua band.
Oggi e’ conferma a tutti.
Oggi e’ virus del cacchio andatevene a farvi fottere.
Oggi e’ ti ricordi due anni fa quando vagavo disperata nel reparto maternita’ dell’ospedale sperando che qualcuno si ricordasse di me?
Oggi e’ clienti miei, non ho tempo.
Oggi e’ stasera si cucina.
Oggi e’ gli ingredienti ci sono tutti.
Oggi e’ tanti baci e una bella canzone.
Oggi e’ voglio che tu abbia una bella festa di compleanno tutti gli anni perche’ io non l’ho mai avuta e me ne dispiace.
Oggi e’ vorrei che tu avessi piu’ facilita’ a socializzare coi tuoi simili di quanta ne avessi io da piccola, visto che ero (e sottolineo ERO, che bello!) figlia unica e vivevo una vita tra i grandi.
Oggi e’ il tuo compleanno e io sono felice e ti voglio bene e mi fai tanto ridere e mi piace quando mi abbracci con quel tuo abbraccio piccolino ma bello e caldo e pieno di profumi buoni e stasera torno presto e stiamo un po’ insieme e mi aiuti a preparare e poi facciamo un po’ di corse tra le stanze e una costruzione e leggiamo i tuoi librini e ci beviamo il latte caldo.
Che da quando ci sei tu, il mondo e’ piu’ poetico.
E ringrazio Dio e il giorno che ti ho fatto.

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21.1.10

Risposta

Si, una volta o l'altra va ribaltato tutto.

E' ufficiale, iniziano le contrattazioni con la vita insistendo sull'essenziale.

Ci piace.

19.1.10

Scambi generazionali

Il signor Dada, due anni entro la fine della settimana, durante queste giornate di convivenza forzata con nonna Maru', ha saggiamente deciso di fare di necessita' virtu' e ha avuto l'inusitata pazienza di erudirla sulla fruizione di IUTUBB.

“Nonna, vedere Nemo compiutte io”
“Ma la nonna non sa usare bene il computer amore, bisogna aspettare la mamma”
“Nonna, so io, schiaccio qui otto, dieci*”
“…”

E inspiegabilmente e’ successo.

* Maso Tui ama inserire numeri a caso nelle sue conversazioni. E quando ci si chiede l’ora, tra di noi, lui e’ quello con la risposta pronta…non gli serve guardare un orologio, e’ un po’ come l’estrazione del lotto!

18.1.10

Tutto secondo i piani

Il week-end e’ trascorso nella massima efficienza:
- La lista definitiva dei micro barbari con genitori e’ stata aggiornata
- I bigliettini di invito consegnati (a chi era in zona – agli altri una email o una telefonata, del resto siamo nell’era del digital media, giusto?)
- Sono state fatte le prove generali dei dolci: panna cotta con fragole, creme caramel, crumble di mele..e altre nostre vecchie conoscenze, cavalli di battaglia, diciamo!
- I panini dolci al latte sono stati ordinati
- La torta quantomeno identificata e scelta
- La tavola, se non imbandita, almeno impostata
- Le bevande sono nella dispensa
- Mancano alcune cose.. messe in lista
- La scaletta delle attivita’ delle figure coinvolte nella preparazione e’ stata stilata e gli ordini semi-impartiti
- L’influenza e’ arrivata

E su quest’ultimo punto mi permetto di dilungarmi un minuto.
Come da copione, il radar ultimo grido efficientissimo, come sempre, di non so bene quale virus ha immediatamente e inesorabilmente intercettato il piano della famiglia Brambilla Turi Van Struppi..
non avevo ancora finito il post della scorsa settimana, non era ancora partito il primo invito ufficiale che gia’ il signor Dada accusava qualche sintomo non bene identificato..e mentre mamma poi si dilungava nella sua diatriba interiore dal titolo “Chi siamo e dove stiamo andando?”, lui, piccolo, insieme a tutti i suoi minuscoli anticorpi (che io sto cercando di nutrire, allevare, crescere, educare, moltiplicare..con scarsi risultati ahime’) dichiarava guerra a non si sa bene cosa…ma guerra e’. Questo e’ certo.

Segue il tenore delle conversazioni domenicali:
“Forse e’ un dente, ha sempre le mani in bocca”
“Ieri sera gli ho fatto il bagno..non vorrei avesse preso freddo”
“L’asilo non perdona, sono bastati appena 5 giorni e siamo punto a capo”
“Ma no..io non credo sia l’asilo”
“Sbava di continuo e’ un dente, lo ha detto anche la maestra”
“Ho letto sul libro che potrebbe essere un’allergia..quando dobbiamo portarlo dall’allergologo?”
“Ma allergia a che?”
“Secondo me potrebbe essere anche l’aria di lago”
“Ma stava gia’ male a Milano”
“Allora e’ l’aria di Milano..non c’e’ niente da fare”
In sintesi…due genitori allo sbando.

Il piu’ saggio, il piu’ autarchico, il piu’ maturo dei tre non partecipa alla caccia al colpevole.
Impavido, armato di una grassa dose di ottimismo e buon umore, con tra le mani un aerosol a ultrasuoni (che era meglio l’altro!), svariate dosi di acqua fisiologica, una mamma affranta e un papa’ demoralizzato, affronta le sue piccole battaglie. Una per una.
Tanto lui lo sa:
- Che di denti ne deve ancora mettere una sfilza
- Che l’acqua del bagno era calda e lui voleva fare i tuffi insieme alle papere e ai nanetti e si stava divertendo un mondo
- Che all’asilo ci sono Ettoe, Iccaddo, Annnnina, Annisa e Matteo che non gli piace e i virus non li ha invitati nessuno
- Che sbavare e’ in generale una cosa che sporca, quindi ci piace e fa ridere
- Che le allergie non sono la prima cosa
- Che l’aria di lago e’ un’invenzione del nonno pelato
- Che a Milano c’e’ un’aria schifosa, ma chi dice di no?

Vincera’ lui. Perche’ e’ un intrepido. E’ forte. E’ felice. E’ uno che sa dare la giusta dimensione alle cose.
”Naso fatttiddio, mamma…”
“Lo so amore, mi dispiace, vieni che ti do un bacio”
“No mamma, io faccio doccia in mia casetta io e vado avorare”

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15.1.10

ça va sans dire

Mesti. Stanchi. Affaticati.
Dopo la prima settimana di rientro, e' cosi' che si arriva al Venerdi.

Ci si apre verso un week-end di riposo. Di mini-letargo. Con Tommaso che domani puo' finalmente dormire fino a tardi.

Mentre la mamma combatte contro i suoi mulini a vento, di la' nell'altra stanza. Sta li' a farsi domande gigantesche, enormi, eterne.

Che ci vorra' tutta una vita per trovare risposta.
Vita vissuta, pero'.

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13.1.10

Domanda

Ma a voi non capita mai di non capirci piu' niente?
Che un libro, magari, vi sconvolga?
Mischi tutti gli ingredienti e vi lasci confusi, attoniti, persi, scomodi nei vostri stessi panni?
Divisi?
Soli?
Che vorreste chiedere aiuto? Trovare li', sull'uscio di casa, tutte le risposte..i si, i no, i fai cosi', i fai cosa', i non fare nulla.
Ma a voi non viene mai in mente di aggiungere poesia alla vostra vita?
Di sconvolgere improvvisamente i piani?
Di mandare a monte tutto, perche' in fondo tutto e' nulla?
Di sentire che c'e' un sentiero, una strada, un percorso per voi da qualche parte?

Voi non vi trovate mai al fondo di un pozzo dal quale volete risalire, per vedere finalmente la luce?
Voi non sentite i dubbi che si aggrovigliano nella vostra testa?
Non vi chiedete perche' non ci sia tempo per il tempo?
Non guardate i vostri figli negli occhi con la speranza che possano vivere di vita vera?
Non guardate mai i vostri genitori negli occhi con l'accusa di avervi privati della liberta'?
Non sentite il richiamo della foresta, degli oceani, della terra?
Non vi fermate mai a guardarvi dentro per cercare le risposte?

A voi non capita mai di voler scappare? Correre lontano? Evadere con i vostri due, tre, quattro amori per andare a scoprire il mondo?

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12.1.10

Azzardi

Come ben sa chi ha tra le mani un qualsivoglia figlioletto o figlioletta in tempi di asilo, scrivere questo post mi portera’ una sfiga cosmica…
Perche’ sto iniziando ad organizzare, blandamente certo, la micro-festina di compleanno di Tommaso che potrebbe avere luogo, se il fato mi assiste, tra una decina di giorni…
Ma, come capita sempre in questi casi, mentre io diffondo il verbo e pacatamente, con una certa discrezione..quasi silente, inizio a distribuire i micro-inviti…una influenza virulenta di dimensioni atomiche con gastroenterite, congiuntivite, otite, rinite (e tutto lo scibile che finisce con ite) incorporate avra’ ricevuto una prima segnalazione dal suo radar e stara’ gia’ dirigendosi sulla mia povera creatura per infettarla e cosi’ impedire definitivamente l’attuazione della festa.
Lo so, succedera’.

Ma io, come dicevo alle mie care amiche, sono una mamma ottimista.
Ci devo credere. Ci credo.
Per cui invito. Invito e aspetto.
Organizzo i micro-festeggiamenti.
Faccio liste della micro-spesa e mi procuro ricette di micro-dolci.

Mi preparo psicologicamente alla distruzione della mia casa, che avverra’ per mano di un’orda di micro-barbari che parlano una lingua sconosciuta ai piu’, fatta di versi, urla, micro-parole e mega-sputacchi, suoni corporei e puzze avvolgenti.

Il signor Dadou nel frattempo, lui, se ne frega. Tutto gli e’ dovuto per adesso e c’e’ di che stare tranquilli.
Yep.

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10.1.10

Rientro

Valigie.
Viveri.
Avanzi di leccornie.
Avanzi di regali.
Boc, il cane di pezza.
Zoo, il libro di Bruno Munari.
Laptop.
Carica cellulare.
Set portatile Farmacia.
Roba sporca.

C'è tutto. Manca solo la voglia di ritornare.

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1.1.10

I personaggi principali

Dadou (anche detto Cipolla, Dada, Maso Tui, Tommaso, Amore mio, Tesoro bello, Pulce, Bestia, Bestiaccia, Ciulanda, Ciccio Rugnetta, Ciccio Pasticcio, Disgrass etc.)
Dorme beato tutti i pomeriggi, mangia pesce a volontà, si gode babbo e mamma tutti per lui e si sta inesorabilmente allargando. Avanza pretese su un suo posto nel lettone, situato esattamente in mezzo - e per esattamente si intende esattamente..non millimetro più, millimetro meno - e chi osi sconfinare viene immediatamente redarguito con un 'vai al tuo posto!'
E' molto sereno, tranne in quei pochi istanti quotidiani in cui subisce attività di igiene personale, portate avanti dai suoi incorruttibili genitori che non danno ascolto a prolungati tentativi di dissuasione.
Il suo colorito, da bianco grigio Milano, sta diventando roseo..come piace a noi.

Bubs (anche detto Babbo, Babbo Cecco, Amore, Bu, Mumu, Bubaus e molto altro collezionato negli anni)
Si è improvvisamente avvicinato allo studio delle religioni. Dopo aver ricevuto in dono il libro 'Le religioni spiegate ai miei figli' trascorre pomeriggi diviso tra la lettura e i documentari sulla storia di Gesù Cristo. Il ruolo di padre gli impone di aumentare le sue conoscenze in un ambito completamente estraneo sino ad ora. Duole dirlo ma forse si inizia a rimpiangere il Bubs tutto calcio e sessantesimo minuto.
Tuttavia accettiamo con amorevole comprensione la metamorfosi purchè non sfoci in chiamate di sorta, vocazioni improvvise, visioni o altro.

Buba (anche detta Bu, Mamma Betti, Mamma, Mammina, Bertuch, Ciulanda, Disgrass)
Si diletta a fare quello che non le riesce mai.
Chiamare, vedere e sentire i suoi amici. Cene, pranzi, merende sinoire sono all'ordine del giorno. Abbracci, paroline buone, brindisi, sorrisi felici e una bella sensazione di leggerezza.
Chiudere pratiche burocratiche: documenti, conti in banca, rinnovi, pagamenti, bonifici.
Pulire quei meandri di casa a cui nessuno si dedica mai. Ma senza esagerare, siamo sinceri.
Leggere, leggere, leggere, leggere.
Godersi chi si ama.

Nel caso non si fosse capito. Ci imponiamo un certo ordine delle cose per il 2010. E si parte dall'inizio.

Buon anno a tutti!

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