31.10.06

Un cazz Power cool, molto Trend-buy

Sto facendo un'indagine etnografica per lavoro. Fico.

E ho scoperto: sono la persona più disinteressata al libretto d'istruzioni del mondo, mi muovo solo in base all'istinto e all'emozione, inoltre o spendo una sassata (vedi borsa di Miu Miu che mi sono regalata Sabato) o vado assolutamente al risparmio (vedi qualsiasi altra cosa che non siaNo appunto scarpe, borse e alcuni pezzi di arredamento di cui vado pazza).

La gente mediamente si fissa su delle cose mai viste. Sono allucinata che ci siano persone così interessate ai fili di rame, alla coibentazione, alla condensa e alla tecnologia Inverter. Wow! C'è tutto un mondo da scoprire....

24.10.06

Segni vitali

Ci sono tutti. Salivazione difficile, male al collo, stato d'animo tipico di chi ha preso 10 caffè..senza averli presi per altro.

Mi ritrovo in un bugigattolo. Un Internet point da cui si vede la Stazione Centrale di Milano..sono in attesa di un treno, sul quale poi, lo so, salterò all'ultimo...rischiando anche di perderlo (ma che cazz ci faccio qua, ad aggiornare il mio blog di Martedi pomeriggio tardi?..E' una lunga storia..Sarà per un'altra volta).

Ma, dicevo, è così che vanno vissute le cose, con energia. Malcelata energia. I treni vanno persi.
Uno vuole stare calmo, affrontare il mondo con serenità, ponderare, ma poi...diciamocelo...viva tutto il resto.
Lo scazzo, le urla, i 'vaffanculo, i 'Dio mio, ho paura', i mal di pancia, le emozioni forti, le sbornie e i ricatti.

Se no, che mondo sarebbe? Noia mortale, che ci appartiene poco.

MMMhhh..non ho calcolato il problema cibo, per il viaggio che mi appresto a fare..
ma non importa. Emozioni e niente pappa.
Dimagrisco e divento un grissino. Torno bella secca come ai vecchi tempi.
Quando avevo un certo stile, devo ammettere.

Volevo consigliare un libro al mio minuscolo uditorio.
Le mille luci di New York, scritto da un ragazzo prodigio negli anni 80. McInerney si chiama.
Credetemi, ne vale la pena. Analisi tagliente e grande spirito. Conciso ed efficace.

Era una vita che lo volevo dire.
E' una vita che voglio dire troppe cose.
Una è che amo Francesco, anche se è un ragazzo mica semplice da accontentare. A volte, mi fa diventare matta.
L'altra è che ho paura che un giorno i miei due cani non ci saranno più e vivo con un costante senso di colpa, perchè non passo abbastanza tempo con loro.
L'altra è che mio padre incarna tutti i valori che mi stanno sul cazzo nella vita.
L'altra ancora è che c'è un sacco di gente triste in giro, porca miseria!
E poi, questo qui che mi è capitato vicino nell'Internet Point puzza come un dannato, ma quante ore sarà che scrive per ridursi così?

In ultimo, un giorno non troppo lontano voglio mandare tutti a quel paese e diventare indipendente.
Forse non succederà mai, ma lo volevo dire.

Ora l'ho detto. Vediamo che succede. Attendiamo gli eventi.
Vendendo cara la pelle nel frattempo, as usual.

19.10.06

Un po' puttana

Sono le 5:30. Piove di nuovo.
La signora delle pulizie passa gia’ intorno ai tavoli.

Stasera sono sola. Mi faccio un piatto di cavoletti di Bruxelles al vapore, un paio di uova e mangio uno yogurt. Poi penso di dedicarmi al divano e alla televisione.

E’ ormai trascorso piu’ di un anno da quando mi sono trasferita a Milano Downtown. Non e’ male. Ci sono degli ottimi ristoranti giapponesi, tanti cinema, la luce della sera non e’ gialla come a Torino pero’. E poi ci sono tutte ste fighette in giro, che a volte mi prende male...

Oggi avevo iniziato un post con una serie di elucubrazioni mentali mica da ridere. Poi mi e’ andato in pappa il pc e i miei pensieri sono spariti nel nulla..
Stavo facendo uno dei miei bilanci. Pensavo a come tutto cambia e a come ci si nasconde dietro alle scuse. Dai miei viaggi mattutini in Panda bordeaux e colazione con Dan prima della sbarra, sono passata ad una vita seria e impegnata, dove sembra non esserci spazio per tante, troppe cose..Ma non e’ del tutto vero. Il tempo c’e’, anche se stringe.

Volevo dire tante cose. Ma ho bevuto lo spumante per il compleanno di un mio collega e mi sono impigrita. E mi cola il naso.

Concludo con una massima che mi piace..non so dove l’ho vista e non so perche’ mi venga in mente adesso..
Forse penso a Marge e a Teresa e a Ion e alle persone che a volte mi sembrano dentro a un labirinto..La vita va vissuta con passione e buttata un po’ via...

Mi fa sentire bene. Mi sembra una giustificazione a tutti gli errori e alle perdite di tempo.

E’ come se si potesse sempre ricominciare da capo...

16.10.06

Per inciso

Posso affermare con assoluta certezza che alle 5:30 non usciro' per nessuna lezione di Pilates..
presto anche la puntata di questa sera di Lost sara’ messa in discussione.
Aiut'

Stai serena.

Stai serena. Stai serena. Stai serena.

Tutto questo ha un nome. Si chiama stress da lavoro. Tradotto in italiano stretto: sono tutte minchiate. Serve a far girare i soldi da un portafoglio all'altro, all'altro, all'altro..sempre meno nel tuo comunque.
Per cui ora rilassati. E' domenica sera. Ti alzerai presto. Andrai a lavorare all'alba. Spaccherai i culi che devi spaccare. Nella peggiore delle ipotesi spaccheranno il tuo. E in ogni caso alle 5:30 uscirai per la tua lezione di Pilates. E il cielo resterà dello stesso colore e le scarpe strette rimarranno tali e ci sono sempre un sacco di altri posti, da vedere nel mondo.

13.10.06

Come direbbe Mimmo

MA SI, VA!

12.10.06

La prossima volta

Infatti sto meglio.
Infatti me ne frego.
Infatti mi dico: nella vita partiamo tutti con un bagaglio. A volte va di culo a volte di sculo. That’s life.
Perdi qualcosa per strada, o hanno dimenticato di metterti dentro tutto l’occorrente, o ti hanno aggiunto qualcosa di troppo che pesa, pesa, pesa e di cui non riesci a liberarti..
perche’ alla fine ci si abitua a tutto...anche ad avere sulle spalle chili e chili di zavorra.
E si ritiene che sia giusto cosi’.

Il mio bagaglio non e’ assolutamente male.
Anzi. Non sono mai rimasta senza cibo, ne’ al freddo ne’ ho sofferto la sete. Ci sono sempre state abbastanza coperte per scaldarmi i piedi e il cuore.

L’unico appunto e’ che magari la prossima volta, mi piacerebbe che al posto di questo personaggio triste da cui ho preso il cognome mi mettessero un padre come Dio comanda nel pacchetto all inclusive..

11.10.06

Cristallino

Penso e ripenso. Avrei bisogno piu' di urlare che di scrivere. Poi mi dico che non ne vale la pena.

E mi concentro sulle cose belle della mia vita.
Mattia, mamma e Bu, il giardino della mia casa in campagna, il lettone di Milano e i miei due cani. Alcuni amici scelti.

Non basta. Ma dovrebbe bastare. E avanzare: per tutto l'amore che c'e' dentro a queste due righe. Il resto in fondo, ha il valore che gli si da.

9.10.06

PAUSA MAROCCHINA

Calma piatta. Con grande tranquillita’ ho spento la sveglia alle 7:20.
Ho indossato vestiti un po’ piu’ pesanti del solito e mi sono diretta verso l’inverno.

Ieri mattina mi svegliavo nella suite di una splendida riad Art Deco di Marrakech.
Oggi sono definitivamente rientrata nella mia vita di sempre.

Sono pronta per tutto adesso. Sono qui.