30.10.09

Decontestualizzare

E’ la parola di oggi.
Bisogna decontestualizzare. Io ho imparato a decontestualizzare il tutto tanto tempo fa.
E via cosi’.

Insieme a ghenga, smarcare, peripatetico, anal e maieutica..e’ la parola della settimana.

Domani e’ Sabato. E fortunatamente non si va a scuola.

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27.10.09

Spaccato di vita d'ufficio

O di studio, meglio.

Noi non si va in ufficio. Si va in studio.
Noi non ci si chiama impiegati. Ci si chiama frogs.
Noi non si ha il capo. Si ha Thomas.
Noi non si hanno i colleghi. Si hanno gli amici.
Noi non si timbra il cartellino, ci si apre la porta e basta.
Noi non ci si da del lei. In inglese non c'e' il lei.
Noi non ci si paga il caffe', ce lo regala mamma Doreen.
Noi non ci si lava il bicchiere, ci pensa la lavastoviglie.
Noi ci s'ha la doccia e la cucina in studio.
Noi ci s'hanno le biciclette, i monopattini, i palloni e le foglie di banano tra una scrivania e l'altra.
Noi siamo ganzi, pero', ahime', anche noi ogni tanto cadiamo nel vortice dei dibattiti sull'attualita' (chiamiamola cosi' va!) e allora si che tutto il mondo e' paese:
" Passi portare la figlia a scuola, ma andare a puttane con l'auto bluuu nooo!!!!"..sbraitava proprio questa mattina, il mio buon amico Besans (ingegnere di tutto rispetto ora anche regista emergente).
In fondo, nessuno e' perfetto.

22.10.09

Mostri sacri e affini

Ecco un’altra occasione per imparare. Scene da film. Stancante e divertente. Uh mamma, quanto!
Riunioni in totale agitazione, frenesia e un non so che di deja’ vu. Forse proprio Il diavolo veste Prada..o giu’ di li’.

La diretta conseguenza e’ che sto ricominciando a fare tardi e la mia vita si deve sdoppiare…senza spazi per divano, riposino, due paginette di un libro o qualche momento d’amore.
No. Si corre e basta. E poi si guarda, si chiede, si impara e si sogna anche un po’.

C’e’ da imparare dicevamo. Bene, ecco quello che mi sembra di stare facendo mio:
1. Bisogna sapere quello che si vuole
2. L’autoironia aiuta a stemperare
3. Le palle sono attributi..che si possono coltivare, anche!
4. Ci si deve dedicare tanto tanto tanto
5. Essere esigenti puo’ quasi essere un talento (mi piace!)
6. Essere cattivi e spietati aiuta (molto!)
7. Niente paura (eh no!)

E questo solo nella prima settimana! Per fine anno spero di essermi trasformata in una iena!

Ah un'ultima cosa…il tempo…il tempo non e’ solo denaro. Il tempo e’ tutto. Il tempo e’ 24 ore su 24 . E’ tutto deve essere fatto entro ieri. E’ “io sono avanti anni luce, siete tutti voi che mi correte dietro”. Il tempo non va sprecato. MAI.

Quindi me ne scappo. Ho una cosa da chiudere entro sera e poi vado a casa…a giocare con la gallina, la mucca e il cane. Devo fare i disegni sulla lavagna, vedere una puntata di Pippi Calzelunghe e sentire cosa mi racconta la mia piccola bestia. Lui si che ne sa!

15.10.09

Perche' si.

Due righe per dire tutto. E’ un autunno intenso. Fuori soffia il vento e dentro anche. Un po’. Mi rifaccio a vecchie canzoni e poi pero’ non ho abbastanza ispirazione per portarle avanti..ma avrei voglia di dire tutto e di piu’. E’ che quando uno non posta, poi un po’ perde la mano.

Sono giornate molte milanesi ormai. Da Monza ci siamo finalmente e definitivamente trasferiti in citta’…l’ufficio e’ ora vicino a casa. Per questo ho comprato una bicicletta con cesto e seggiolino, ho preso un casco azzurro coi pesci arancio a Tommaso e ora ce la spassiamo sfrecciando tra i tram e i motorini. Non e’ vero. Avanziamo lentamente con passo guardingo e ogni giorno faccio presente al mio pargolo di considerare che se l’aspettativa di vita dei comuni mortali si e’ andata alzando di molto, la nostra fino a che la bici la porto io..si e’ sfortunatamente abbassata di molto di piu’! E lui mi sorride, l’incosciente.

Poi un accenno che vuole essere breve e conciso ma in realta’ apre una voragine nel mio cuore. Dal 5 di Ottobre non c’e’ piu’ Malea, il mio cane. Dopo 16 anni di una lunga e speciale amicizia mi ha lasciata qui. Avevo messo in conto tutto questo sin dalla notte dei tempi. E, anche se sono arrivata molto preparata a quel giorno, resta, rimane un vuoto nella mia vita. Chi mi conosce bene sa con che animo sto scrivendo queste poche parole. Ho avuto il grande privilegio di poter percorrere un bel pezzo di vita con una meravigliosa compagna di viaggio..mi manchera’. Sempre. Mi rimane pero’ una grande dolcezza dentro, ogni volta che il mio pensiero va a lei, a Olivia e a tutto quello che a volte mi e’ capitato di trovare solo con loro. Tra di noi. Tre piccole bestie, tutte insieme. Non dico altro, certe cose non si banalizzano. No.

Poi un grazie. Perche’ a volte ci sta.
Grazie mamma per essere sempre li’ dove io ti cerco.
Grazie Tommaso per quel tuo sorriso cosi’ luminoso.
Grazie Francesco per avermi chiesto “ma sei tu quella di Torino?” nel salotto di un francese in una casa newyorchese, una marea di tempo fa.
Grazie al tempo perche’ ancora tiene e il cielo e’ sempre blu.
Grazie bimbe, ci siamo divertite un sacco insieme.
Grazie a te, o Dio, se ci sei, perche’ mi sembra che ogni tanto tu batta un colpo.
E grazie a me, perche’ non lo so. Perche’ si’.