13.3.07

Was a beautiful day

Ci rivedremo in una vita migliore. Senza ansie e follia a rovinare tutto.

Passeremo i pomeriggi al lago a parlare di un eterno domani e ricammineremo insieme tra le strade di una citta’ diversa.
Rideremo di quelle che sono state le nostre paure e ascolteremo musica nelle giornate di primavera con le finestre aperte.
Non avremo piu’ momenti di sconforto in cui piangere e disperare.
Mangeremo calamari in umido e berremo fiumi di vino rosso. Senza finire distesi su marciapiedi americani o a vomitare l’anima nel lavandino d’acciaio di una soffitta che non saprei ritrovare.
Mi racconterai del tuo amore. E questa volta sara’ un amore puro, che ti fara’ felice.
Mi confiderai le tue storie e saranno pulite e oneste.
Scoppierai a ridere, imitando le mie manie e io ti rimproverero’ materna come ho sempre fatto.
E non ci sara’ giudizio, come mai c’e’ stato. Perche’ questo e’ il nostro modo di volerci bene.

Riposeremo in pace con tutti quelli che ci hanno preceduti e con tutti coloro che verranno.

12.3.07

In fondo ai tuoi occhi

Tante cose da dire. Niente da scrivere. Un mal di testa pesante.
Questa vorrebbe essere la lettera che mi hai chiesto tempo fa e che non ti ho scritto mai.

Lo avessi fatto allora non sarebbe cambiato niente. Ti avrei raccontato del più e del meno. Del nuovo lavoro. Della mia vita, così diversa dalla tua. Dei miei obiettivi, piccoli piccoli in un mondo così vasto e grande. Ti avrei intrattenuto con le solite cose. Quelle che ti ho sempre detto. E a cui tu hai sempre risposto. Non per vero interesse.

Ci siamo raccontati un sacco di palle. Lo so io e lo sapevi tu. Ma vallo a capire.

Sono sempre stata al tuo gioco. Giochiamo al bravo ragazzo e all'amica ingenua. Facciamo finta che io non capisca niente, e fingiamo di credere che ci sia un domani, un futuro ad aspettarti alla fine di un qualcosa che non finirà mai.

Nonostante sapessi bene che questo sarebbe stato l'unico modo possibile, mi ritrovo spaesata lo stesso. Certo. E' ovvio. E' lo sgomento. Il caos dei pensieri e dei ricordi. Le scene di un tempo che è andato. Mi viene in mente tutto. Insieme. Frasi sconnesse. Abbracci affettuosi. Tu e Francesco che vi guardate negli occhi. Voi che ridete forte. E' la risata più bella.

Ma questo non è il posto giusto ed è meglio lasciar perdere. Non meriti banalità.

Ci siamo raccontati un sacco di palle. Ma io l'ho vista la disperazione in fondo ai tuoi occhi. La tua angoscia faceva paura e ho capito quel poco che c'era da capire tanto tempo fa. Credo sia questa l'unica spiegazione per il nostro legame. Lo so io e lo sapevi tu.

7.3.07

Grano e tenerezza.

6.3.07

Poesia

Una pasta al pesto e due parole a pranzo.
Qualche bacio tra la scala e l'uscio.
I gelsomini pronti per la nuova stagione.
Il profumo della torta di mele.

E' un Martedì poetico. Ricorda Proust e le sue madeleine.
Mi riporta ai giorni in cui avevo tempo. Per tutto e per tutti.
Ma non me ne rendevo conto.

5.3.07

Come puo' uno scoglio arginare il mare?

E su Spa mi sono arenata.

Ci ho provato con ricette miracolose..il solito bicchiere di vino, o il post a notte fonda, o l'arte culinaria, o ancor meglio ho fatto leva sull'euforia epistolare del venerdi sera..
A nulla sono valsi i numerosi tentativi. Sempre, prima o dopo, venivo brutalmente interrotta.
Telefonata improrogabile.
Gatto della vicina che si introduce in casa, men che mai munito di invito da parte nostra.
Caffettiera che inizia a brontolare.
Sole meraviglioso che automaticamente fa scattare il pensiero "Ma che cazzo ci faccio davanti a sto pc? Ma che sso' scema? Fammi spegnere sto coso che mo' vado a respirarmi un po' di PM10 in giro per Milano".
L'alluvione.
Il terremoto.
Le intramontabili cavallette.

E l'ispirazione è veramente questione di attimi.
Se li perdi..indietro non si torna più.

Per cui Spa, mi spiace, ma ti tocca.
Ti dedico questo lunedì influenzale. Ma dammi retta, non avertela a male. Ti assicuro che è una febbriciattola leggera, un mal di testa appena accennato, una debolezza effimera, che serve proprio a Primavera..per poi proiettarti verso l'estate in pieno vigore.

E sai che mi ha detto Bu quest'oggi? Che dovremmo avere più coraggio. "E' il coraggio che ci manca" ha detto proprio così. Ci penso e ci ripenso.
E purtroppo lo so che c'ha ragione.