28.11.07

Sovrannaturalmente

Ho aspettato l’aspettabile ma non posso continuare ad ignorare l’evidenza dei fatti e mi accingo quindi a correre il rischio, sia chiaro, di essere smentita da un istante all’altro.
(Sospiro) E mi tocca spezzare ‘sta lancia (fino ad ora assolutamente intonsa). Per mio padre, ebbene si’. Che in questo post, mi gioco il tutto per tutto, chiamero’ addirittura papa’.

Ma iniziamo dal principio. Ci vuole ordine, per Dio!
All’ormai noto corso pre-parto mi hanno dato una scheda da compilare con domande a risvolto psicologico..anche quelle tra le piu’ banali…
“Come hai preso la notizia della gravidanza?” – mmhh..direi bene, terrore e angoscia si sono alternati ad euforia e tenerezza, piu’ o meno..inoltre i morsi della fame mi hanno annebbiato i pensieri per tutti questi mesi..quindi non ho risposte intelligenti da dare.
“Come vivi questo periodo con il tuo partner?” – Alla grande, ma qui non voglio entrare nei dettagli. Basti sapere che tutto ruota intorno a me e quando non si ruota si fa altro e che alle donne incinta gli viene una voglia di sesso mica male.
“Cosa ti aspetti dal parto?” – Mah. In che senso? Bah.
“Come pensi che sara’ l’incontro con il tuo bambino?” – Da paura. Reciproche presentazioni. Stretta di mano. Un paio di precisazioni sui soliti piedini puntati nello sterno di mamma, che non e’ stato un gesto carino…e poi diciamo le cose come stanno per davvero: mi faro’ un pianto commosso e commovente come pochi altri.
“Come sei cambiata nei confronti degli altri?” – Ed e’ qui che mi e’ uscito il pensiero, si fa per dire, profondo.

La mia risposta a grandi linee diceva…”Io non sono cambiata. Sono gli altri ad essere cambiati con me. La gravidanza e’ zona franca ed improvvisamente ci si ritrova al centro di tutto”..e aggiungo:
- nei negozi ti portano la sedia
- al supermercato non si fa piu’ la coda (si passa davanti ai poveri sfigati che aspettano implacabili il loro turno, sfoggiando la pancia e sorridendo con complicita’ alla cassiera..che immancabilmente tirera’ fuori le solite frasi di circostanza: ”Quanto manca? Maschio o femmina? Tanti auguri allora!”)
- sui mezzi pubblici si puo’ addirittura scegliere il sedile migliore (“no guardi, preferirei quello vicino al finestrino, cosi’ guardo un po’ fuori” ed e’ una profusione di cavalieri che si alzano e si spostano e si risiedono)
- in qualsiasi auto si salga, si sta davanti..non c’e’ verso
- a cena fuori si viene serviti per primi ed e’ un continuo andirivieni del cameriere per sapere se c’e’ bisogno di qualcos’altro
- a lavoro un giorno di malattia si trasforma in una processione di chiamate ed e-mail infinite..il capo si spinge addirittura nei meandri della tenerezza scrivendo frasi tipo “riposati e non accendere il computer, ricordati che le tue priorita’ adesso sono altre!” (praticamente varrebbe la pena di fare un figlio gia’ solo per questo!)
- viene offerto aiuto ad ogni angolo di strada per le ragioni piu’ impensate
- le commesse dei negozi di scarpe e abbigliamento da stronze fallite con inspiegabile puzza sotto il naso si trasformano in consigliere premurose tutte sorrisi e attenzioni (senza tralasciare inoltre che qui c'e' la duplice rivincita: per la prima volta si ha una buona ragione per giustificare la taglia che sta un po’ stretta o le tette strizzate alla Pamela Anderson dentro alla micro-cannotierina – “ah sta gravidanza!” lasciando intendere che la silhouette pre-concepimento era quella di una mega fica senza un filo di grasso!)
- i cinesi di Via Paolo Sarpi con carrellino si scansano (siamo ai limiti della fantascienza!)
- e, LAST BUT NOT LEAST, SQUILLO DI TROMBE E RULLO DI TAMBURI: il piu’ cinico dei cinici, il piu’ freddo dei freddi ovvero mio padre, in veste di “mio papa’” per questo post in via del tutto eccezionale, si trasforma in ESSERE UMANO.

Il miracolo.
....
Silenzio.
….
Stupore.
….
Shhht!
….
Godiamoci il momento.

(Ebbene si’. Questo e’ il grande potere della procreazione, della vita che continua, della nascita, dei bambini. Agli occhi dei genitori ci si trasforma improvvisamente da figlia difficile in donna matura e consapevole con una missione da compiere - la prima tra l’altro su cui un uomo non puo’ proferir parola…iniziando a smenartela su come era capitato a lui, cosa aveva fatto lui, quanto brillantemente ne era uscito lui – Nisba).

Di nuovo.
….
Silenzio.
….
Di fronte a questi fenomeni le parole risultano prive di significato.
….


Ma, non resisto. Una domanda mi sorge spontanea.
Non sarebbe stato bellissimo vivere cosi’, in reciproco amore e piena comprensione, anche per tutto il resto della nostra vita papa’?

27.11.07

Aria di casa mia

Tutto scorre. Scorrono le mie pantofole di lana grigio topo. Scorre la bottiglia d’acqua. Scorre la crema antirughe nel vasetto di ceramica bianca. Scorre la colazione con yogurt Muller senza grassi e cereali dell’Ipercoop. Scorro io e sta scorrendo via anche la gravidanza.

Manca poco piu’ di un mese. La pancia ribelle vive ormai di vita propria. La notte si riempie di pruriti. Ogni tanto fa capolino l’acidita’ di stomaco. E io continuo imperterrita a saltare sulla mia utilitaria ogni mattina, a presentarmi in ufficio con mise ogni giorno meno professionali, a fare il corso di yoga, a passare a fare la spesa. Invito amici a cena ed organizzo aperitivi, vado al cinema, mi districo dalla presa mortale delle mie liste. Vivo tutto il vivibile fino in fondo e assaporo il presente come raramente ho fatto in precedenza.

Mi godo oggi. Mi godo le 14:05 del 27 Novembre 2007. Apprezzo il sapore banale di questa giornata. Guardo il mio viso un po’ stanco allo specchio e mi preparo un te’ alla menta con l’acqua del bollitore. Mi concentro sui dettagli. Osservo con occhi amorevoli tutto quello che ho costruito e che mi da sicurezza e serenita’. Mi sento a posto. Mi sento bene. Sento tutto dentro e fuori di me.

Amo la mia vita. La amo dal piu’ profondo. Amo me stessa. Amo il mio uomo. Amo fare la doccia calda la sera seduta sul pavimento di resina. Amo la coperta di lana sul divano, fatta a mano per un Natale dei tempi che furono. Amo e ringrazio. Ringrazio e amo.

E per una volta non ho bisogno di aspettare che arrivi qualcos’altro.

15.11.07

Soddisfazioni

A-ah!

Ieri, trulla trulla, sono andata al primo appuntamento del corso pre-parto. 10 donne panzute sedute intorno ad una psicologa prima della classe che spiegava, n'artra vorta, il perche' e il per come..
Noi, madri alla prima esperienza, felici ed emozionate ad ogni minima affermazione...
Un breve estratto:

PSYCHO: "il bambino sente il caldo in maniera differente da noi.."
CORO DI BAGONGHE: "ohhhh, piccino/piccina/tesoro/bellino/amore" (le espressioni di stupore si sprecano)

PSYCHO: "il bambino cerchera' il seno della mamma dal primo istante perche' questo gli da sicurezza.."
CORO DI BAGONGHE: (sguardo perso nel vuoto completamente proiettato nella fase post parto con tanto di tetta pronta per aiutare il pargoletto a sentirsi da Dio - le espressioni di rincoglionimento si sprecano)

PSYCHO: "ecco i cinque esercizi di training autogeno" (segue spiegazione puntuale di ogni esercizietto che definire banale e' dire poco, ma veramente poco!)
CORO DI BAGONGHE: "ops/ah/uh!aspetti/dunque ripeta/capisco/ah bene!" (e qui si prendono appunti su ogni tipo di quaderno, agenda, foglio dell'ultimo minuto - la concentrazione e' massima! Tutte - e tra tutte ci sono anche io - convinte di stare scrivendo la ricetta segreta per far diventare il travaglio una meravigliosa esperienza di rilassamento e meditazione - le espressioni di serieta' si sprecano, anzi si sono sprecate proprio tutte)

Mmmmhh..ognuno poi racconta parte della propria esperienza..
un mosaico di sensazioni, voglie, paure, sicurezze, dubbi, consigli e chi piu' ne ha piu' ne metta.

E io, lo ammetto, in questo frangente non posso esimermi dallo studiare i dettagli: l'abbigliamento e le forme delle mie compagne di avventura..e non mi fermo qui. Immancabile arriva il paragone.
"E' o non e' quel deretano da ogni forma di indumento piu' grosso del mio??" mi chiedo tra me e me. E questa volta la MIA espressione perplessa si spreca..
Misuro ogni centimetro di chi mi sta intorno, analizzo la caviglia rotonda che spunta da sotto una tuta, studio apparentemente incurante l'avambraccio della mia vicina di poltrona, osservo con sguardo amichevole e sorriso di circostanza il faccione pasciuto della mia dirimpettaia, seguo con grande interesse le mani tornite di Roberta, l'unica alla seconda gravidanza, mentre ci racconta la precedente esperienza...mi abbandono infine sulla poltrona sfregandomi le mani silenziosamente con aria soddisfatta.

La prima chiamata quando esco dall'Ospedale e' per Bu:
"Amore mio, volevo solo farti sapere che stai con un fuscello!"
E questa, signori miei, e' la svolta della settimana..
il giro di boa (appunto!) che tanto aspettavo.

E cosi' ieri sera, a cena fuori con Amilcarone e assistente, mi sono concessa sotto lo sguardo comprensivo del mio fidanzato una deliziosa porzione di frutti di bosco e cioccolato fondente. Poi, questa mattina mi sono strizzata nei miei jeans, ho infilato le mie All Star rosse stile teen-ager e mi sono diretta con passo leggero verso la mia automobilina per venire a guadagnare la pagnotta..
come avrebbe detto Paolo vedendomi passare " 'Na libbbellula! "

12.11.07

Odio i Lunedi

A ragione.

Il mio portatile e' morto. In realta' e' successo Venerdi', presso il cliente...ma la conferma e' arrivata questa mattina..e iniziare una settimana usando un MAC sostitutivo al posto di un PC e' una cosa dura a dirsi e ancor di piu' a farsi!

Questa mattina, dietro consiglio delle miriadi di donne stra-esperte che conoscono ogni minimo risvolto della gravidanza, ho indossato la biancheria intima pre-parto. Errore madornale: la sensazione e' quella di una salsiccia strizzata, credo. Mi ritrovo a boccheggiare da ore, al gia' fastidioso mal di schiena si e' aggiunto un incredibile mal di testa e tutto questo mi fa inoltre innervosire come una biscia...sono furiosa! Non vedo l'ora di arrivare a casa e trasformarmi in housewife..con tuta ginnica, felpa con cappuccio e pantofolone..ma e' ancora lunga. Praticamente un miraggio.

Inoltre, come ogni inizio settimana devo fare benzina e la spesa. E NON NE HO VOGLIA.

L'unica nota carina e' che alle 13:30 di oggi il mio fidanzato e' atterrato incolume in quel di Malpensa ed e', CARO, sul divano ad aspettarmi a casa dopo 15 giorni spesi tra Messico e IUESEI. Mi ha gia' anticipato che NON mi ha portato niente, perche' NON sapeva cosa comprarmi..la frase testuale e' stata "AMORE, di abbigliamento non potevo prenderti nulla in questo momento, lo sai...e' un casino con le tue nuove taglie" come a sottointendere due cose:
1. che io sia la classica oca giuliva che vive per vestirsi e se ne fotte di tutto il resto - cosa assolutamente NON vera...poteva portarmi un libro, un CD, un libro di ricette, un I-PHONE..
2. in secondo luogo che le mie dimensioni attuali siano parecchio diverse da quelle originali - cosa forse un po' piu' vera..ma che per un uomo con un minimo di tatto e di sensibilita' dovrebbe essere un discorso OFF LIMITS.

Inutile dire che oggi mi girano le palle a 2000. Ora esco, tanto la mia giornata lavorativa si e' conclusa da tempo causa problemi tecnici, e fatte le commissioni vado a casa a sbranare la mia dolce meta'.

Adios

11.11.07

Appunto

La gente si fa la guerra, ammazza per un po' di sesso storto e spacca tutto per qualche strana ragione che mi sfugge e che ha a che fare con il pallone. Io mi rifugio nel cibo e nelle mutandone pre-parto..ma sotto sotto mi viene spontaneo chiedermi in quale razza di mondo sto per fare arrivare mio figlio....