29.4.09

Peace and Love

Stasera partiamo. La famiglia Brambilla va in vacanza. 4 giorni.
La macchina e’ gia’ mezza carica..ci sono le immancabili borse con abiti e contro abiti.
Macchina fotografica e telecamera. Palle, palloni, libricini sugli animali della fattoria con suoni incorporati, addirittura – udite, udite – il beauty con tutte le medicine possibili e immaginabili.

Manca l’ombrellone. Ma andando noi, poveri cristi, nel cosiddetto Pisciatoio d’Italia non credo sia il caso di portarlo..anzi diciamo pure, che quello ancora mi manca. Lo comprero’ per l’estate pero’. La vera Sciura Brambilla in spiaggia porta la frittata fredda con le uova sode ma anche e soprattutto siede tronfia sotto l’ombrellone da cui puo’ imperterrita controllare i componenti della famiglia e rifocillarli ogni qualvolta gli vengano a tiro.

Il Sior Brambilla e’ gia’ nervoso perche’ gli tocca di guidare. E si sa, guidare stanca. Il piccolo Brambilletto ignaro se ne sta all’asilo con Ettore, la sua amica Cecia e la piccola Chloe’…non immaginando neanche lontanamente quale maratona automobilistica lo aspetti. Stasera se ne accorgera’ e saran mazzi.

Ma il premio che ci aspetta allevia l’ansia della traversata. Piscinona in Bisazza riscaldata, ristoranti e cene belle pronte e servite, frigo pieno tanto la spesa non la facciamo noi per cui basta ordinare, grandi spazi e altro altro altro e ancora altro (un qualcosa di non ancora bene identificato..ma se ne parlera’ al nostro ritorno, suvvia!)

Mi arrivano chiamate a tutte le ore..
“A che ora arrivate?”, “A che ora pensate di arrivare?” o la variante “Quando arriverete?” talvolta “A che ora partite?” e poi “Dovrete mangiare?”, “Cosa volete mangiare?”, “Ma quindi dove mangiate?” e anche “Sapete dove uscire dall’Autostrada?”, “Vi ricordate la strada?”, “Vi ricordate di chiamarmi quando state per arrivare che vi spiego?”

A breve spegnero’ i telefoni e chi si e’ visto si e’ visto.
Se tra le notizie dei quotidiani, strizzato tra le news sull’incalzante pandemia suina, scorgete un trafiletto riguardante FAMIGLIA BRAMBILLA DISPERSA MENTRE ANDAVA IN VACANZA non preoccupatevi. Chiamate Chi l’ha visto e fate presente che non abbiamo mai saputo a che ora si parte e a che ora si arriva in vita nostra e che mangiare si, mangiamo sempre…ci piace anche molto. In macchina teniamo una guida Michelin e una sulle Osterie d’Italia. Potreste facilmente ritrovarci in un ristorantino di paese, chini sul piatto intenti a gustarci un buon baccala’ mantecato. Brambilletto invece preferisce alla lunga latte e biscotti.
Ma..crescera’.

28.4.09

Ci sono giorni..

In cui tutto prende improvvisamente forma.
Oggi e’ uno di quelli. Ho sottratto alla mia giornata parte del suo tempo per chiarirmi le cose dentro e per chiarirle fuori. Non tutto e’ andato, va o andra’ come speravo ma sono grande..e posso accettarlo.

Di questi tempi siamo cresciuti tutti. Il signor Dada ha iniziato a parlare una sua lingua che a volte neanche lontanamente si avvicina alla nostra…ma che comunque lascia presagire un forte desiderio di comunicazione e condivisione. Io e il vecchio Bu invece ci siamo convinti che l’amore abbia tante forme, diverse tra loro, ma che debba passare obbligatoriamente per il tortuoso quanto difficile, soprattutto di questi tempi, sentiero dell’altruismo. Coloro che non salgono sul nostro carrozzone del ‘capiamoci e veniamoci incontro’ sono destinati a restare a piedi. In tutti i sensi.

Nel frattempo e’ tornata la pioggia. I maglioncini di lana riportati improvvisamente in auge. Gli stivali anti pioggia di nuovo nella scarpiera (se cosi’ posso chiamare quell’ammasso di scarpe odorose sparpagliate in un angolo della lavanderia).

Ci e’ sembrato il momento giusto per organizzare una gita fuoriporta. In cui il piccolo Tommaso si sollazzera’ con nuovi e vecchi piccoli amichetti e io e Bu tenteremo la carta del riposo e del relax. Carta per altro dispersa da tempo nel mazzo….mentre saltano sempre fuori le solite…corsa ad ostacoli, lavatrice multicolor, conference call vivavoce in auto per non sprecare tempo, che cazzo mangiamo stasera, sono le 8:30 del mattino e sono gia’ stanca morta. Il jolly e’ e rimane l’indiscusso ‘PERO’ NE VALE LA PENA’. E’ vero, lo ribadisco. I jolly cmq sono 4…non credo che arrivero’ mai a tanto…ma almeno un secondo me lo gioco sicuro…prima o poi.

In ultimo, non ci sono notizie dalla guardiana dell’orto. Tra poco la chiamo per sapere.

15.4.09

Harvest thinking

Seminammo. Piantammo, bagnammo e sedemmo su quanto piantato..il signor Dada soprattutto. Ha trovato divertente accomodarsi sulle piccole teste di insalata appena sistemate nella madre terra. La nonna nazi, indiscussa direttrice dei lavori, ha avuto qualche mancamento a riguardo…ma Mr. Dadou non ha fatto una piega e imperterrito ha continuato a posare il suo dolce popo’ su tutto quanto gli promettesse di diventare un giorno uno pseudo raccolto.

Ho riso e mi sono veramente sentita in vacanza. Il sole del lunedi di Pasquetta, unito all’aria fresca, al canto degli uccelli e al profumo di grigliate ha reso tutto molto piu’ bucolico di quanto sperassi.

Siamo nuovamente in citta’ ora ma ci siamo gia’ persi nel Parco, abbiamo fatto giri di gioia su trenini e macchinine, ci siamo anche concessi il nostro primo aperitivo primaverile. Son cose.

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9.4.09

Piccole e vere

Le cose della mia vita.

Ogni tanto mi scappa un urlo. Un boato dalla mia pancia..salta fuori come un rospo che cerca di scappare lontano.
Mi dispiaccio e questo e’ anche peggio.

Allora mi fermo. Le annovero nella mia mente. Le cose importanti e vere. Le uniche di cui non potrei fare a meno, le uniche che vorrei si salvassero da un terremoto. Che in questi giorni bui uno ci pensa. A cosa hanno perso quelli la’…quella povera gente..a pochi chilometri senza piu’ niente, mentre io sto imbottigliata nel traffico di Milano a leggermi le e-mail sul Blackberry e loro si contano le dita di una mano per vedere se le hanno ancora tutte e cercano nell’aria polverosa qualche stralcio di parente o di ricordo.

Sono stanca in questa mattina di Giovedi. Mi addormenterei per terra.
Vorrei avere Tommaso tra le braccia e riempirmi del suo odore..quello serve sempre a riportare in alto gli animi.

7.4.09

Velovvvolevoddire

Che e' tutto vero.

- Il mobile del salone e' arrivato e fa tanto chic.
- La macchina funziona di nuovo anche se puzza di muffa e non mi piace e non la voglio piu'.
- La ragazza che ci aiuta e' brava e simpatica e anche se non capisce una mazza va bene lo stesso.
- L'asilo non e' piu' un miraggio...e' un mordi e fuggi ora...e rimordi e rifuggi e via cosi'. Ma chi si lamenta e' perduto.
- Gli antibiotici non sono stati ingurgitati da 15 E DICO 15 giorni.
- A Oriente butta bene, la Muraglia era fica e adesso tocca a Nanchino che, si dice, sia stata anche capitale cinese. E scusate se non lo sapevo prima.

E in piu' sto imparando a vivere piano. Piano piano. Lenta lenta. Adagio adagio.

E mi piace.

5.4.09

Come quando fuori non piove

Sono sopravvissuta. E non è stato affatto facile.
Dentro mi si è mosso di tutto. Oggi ho la strana sensazione che sia morto qualcuno. Sono in lutto, un po'.

Ieri io e i miei due assistenti abbiamo preparato l'appezzamento per l'orto. E' stato faticoso e divertente al tempo stesso. Rientrati in casa ci siamo sentiti in dovere di riposarci..a lungo, tutti insieme, coccolandoci e raccontandoci dettagli di vita qualunque.

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