Perche' si.
Due righe per dire tutto. E’ un autunno intenso. Fuori soffia il vento e dentro anche. Un po’. Mi rifaccio a vecchie canzoni e poi pero’ non ho abbastanza ispirazione per portarle avanti..ma avrei voglia di dire tutto e di piu’. E’ che quando uno non posta, poi un po’ perde la mano.
Sono giornate molte milanesi ormai. Da Monza ci siamo finalmente e definitivamente trasferiti in citta’…l’ufficio e’ ora vicino a casa. Per questo ho comprato una bicicletta con cesto e seggiolino, ho preso un casco azzurro coi pesci arancio a Tommaso e ora ce la spassiamo sfrecciando tra i tram e i motorini. Non e’ vero. Avanziamo lentamente con passo guardingo e ogni giorno faccio presente al mio pargolo di considerare che se l’aspettativa di vita dei comuni mortali si e’ andata alzando di molto, la nostra fino a che la bici la porto io..si e’ sfortunatamente abbassata di molto di piu’! E lui mi sorride, l’incosciente.
Poi un accenno che vuole essere breve e conciso ma in realta’ apre una voragine nel mio cuore. Dal 5 di Ottobre non c’e’ piu’ Malea, il mio cane. Dopo 16 anni di una lunga e speciale amicizia mi ha lasciata qui. Avevo messo in conto tutto questo sin dalla notte dei tempi. E, anche se sono arrivata molto preparata a quel giorno, resta, rimane un vuoto nella mia vita. Chi mi conosce bene sa con che animo sto scrivendo queste poche parole. Ho avuto il grande privilegio di poter percorrere un bel pezzo di vita con una meravigliosa compagna di viaggio..mi manchera’. Sempre. Mi rimane pero’ una grande dolcezza dentro, ogni volta che il mio pensiero va a lei, a Olivia e a tutto quello che a volte mi e’ capitato di trovare solo con loro. Tra di noi. Tre piccole bestie, tutte insieme. Non dico altro, certe cose non si banalizzano. No.
Poi un grazie. Perche’ a volte ci sta.
Grazie mamma per essere sempre li’ dove io ti cerco.
Grazie Tommaso per quel tuo sorriso cosi’ luminoso.
Grazie Francesco per avermi chiesto “ma sei tu quella di Torino?” nel salotto di un francese in una casa newyorchese, una marea di tempo fa.
Grazie al tempo perche’ ancora tiene e il cielo e’ sempre blu.
Grazie bimbe, ci siamo divertite un sacco insieme.
Grazie a te, o Dio, se ci sei, perche’ mi sembra che ogni tanto tu batta un colpo.
E grazie a me, perche’ non lo so. Perche’ si’.
Sono giornate molte milanesi ormai. Da Monza ci siamo finalmente e definitivamente trasferiti in citta’…l’ufficio e’ ora vicino a casa. Per questo ho comprato una bicicletta con cesto e seggiolino, ho preso un casco azzurro coi pesci arancio a Tommaso e ora ce la spassiamo sfrecciando tra i tram e i motorini. Non e’ vero. Avanziamo lentamente con passo guardingo e ogni giorno faccio presente al mio pargolo di considerare che se l’aspettativa di vita dei comuni mortali si e’ andata alzando di molto, la nostra fino a che la bici la porto io..si e’ sfortunatamente abbassata di molto di piu’! E lui mi sorride, l’incosciente.
Poi un accenno che vuole essere breve e conciso ma in realta’ apre una voragine nel mio cuore. Dal 5 di Ottobre non c’e’ piu’ Malea, il mio cane. Dopo 16 anni di una lunga e speciale amicizia mi ha lasciata qui. Avevo messo in conto tutto questo sin dalla notte dei tempi. E, anche se sono arrivata molto preparata a quel giorno, resta, rimane un vuoto nella mia vita. Chi mi conosce bene sa con che animo sto scrivendo queste poche parole. Ho avuto il grande privilegio di poter percorrere un bel pezzo di vita con una meravigliosa compagna di viaggio..mi manchera’. Sempre. Mi rimane pero’ una grande dolcezza dentro, ogni volta che il mio pensiero va a lei, a Olivia e a tutto quello che a volte mi e’ capitato di trovare solo con loro. Tra di noi. Tre piccole bestie, tutte insieme. Non dico altro, certe cose non si banalizzano. No.
Poi un grazie. Perche’ a volte ci sta.
Grazie mamma per essere sempre li’ dove io ti cerco.
Grazie Tommaso per quel tuo sorriso cosi’ luminoso.
Grazie Francesco per avermi chiesto “ma sei tu quella di Torino?” nel salotto di un francese in una casa newyorchese, una marea di tempo fa.
Grazie al tempo perche’ ancora tiene e il cielo e’ sempre blu.
Grazie bimbe, ci siamo divertite un sacco insieme.
Grazie a te, o Dio, se ci sei, perche’ mi sembra che ogni tanto tu batta un colpo.
E grazie a me, perche’ non lo so. Perche’ si’.
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