Ci sono giorni..
In cui tutto prende improvvisamente forma.
Oggi e’ uno di quelli. Ho sottratto alla mia giornata parte del suo tempo per chiarirmi le cose dentro e per chiarirle fuori. Non tutto e’ andato, va o andra’ come speravo ma sono grande..e posso accettarlo.
Di questi tempi siamo cresciuti tutti. Il signor Dada ha iniziato a parlare una sua lingua che a volte neanche lontanamente si avvicina alla nostra…ma che comunque lascia presagire un forte desiderio di comunicazione e condivisione. Io e il vecchio Bu invece ci siamo convinti che l’amore abbia tante forme, diverse tra loro, ma che debba passare obbligatoriamente per il tortuoso quanto difficile, soprattutto di questi tempi, sentiero dell’altruismo. Coloro che non salgono sul nostro carrozzone del ‘capiamoci e veniamoci incontro’ sono destinati a restare a piedi. In tutti i sensi.
Nel frattempo e’ tornata la pioggia. I maglioncini di lana riportati improvvisamente in auge. Gli stivali anti pioggia di nuovo nella scarpiera (se cosi’ posso chiamare quell’ammasso di scarpe odorose sparpagliate in un angolo della lavanderia).
Ci e’ sembrato il momento giusto per organizzare una gita fuoriporta. In cui il piccolo Tommaso si sollazzera’ con nuovi e vecchi piccoli amichetti e io e Bu tenteremo la carta del riposo e del relax. Carta per altro dispersa da tempo nel mazzo….mentre saltano sempre fuori le solite…corsa ad ostacoli, lavatrice multicolor, conference call vivavoce in auto per non sprecare tempo, che cazzo mangiamo stasera, sono le 8:30 del mattino e sono gia’ stanca morta. Il jolly e’ e rimane l’indiscusso ‘PERO’ NE VALE LA PENA’. E’ vero, lo ribadisco. I jolly cmq sono 4…non credo che arrivero’ mai a tanto…ma almeno un secondo me lo gioco sicuro…prima o poi.
In ultimo, non ci sono notizie dalla guardiana dell’orto. Tra poco la chiamo per sapere.
Oggi e’ uno di quelli. Ho sottratto alla mia giornata parte del suo tempo per chiarirmi le cose dentro e per chiarirle fuori. Non tutto e’ andato, va o andra’ come speravo ma sono grande..e posso accettarlo.
Di questi tempi siamo cresciuti tutti. Il signor Dada ha iniziato a parlare una sua lingua che a volte neanche lontanamente si avvicina alla nostra…ma che comunque lascia presagire un forte desiderio di comunicazione e condivisione. Io e il vecchio Bu invece ci siamo convinti che l’amore abbia tante forme, diverse tra loro, ma che debba passare obbligatoriamente per il tortuoso quanto difficile, soprattutto di questi tempi, sentiero dell’altruismo. Coloro che non salgono sul nostro carrozzone del ‘capiamoci e veniamoci incontro’ sono destinati a restare a piedi. In tutti i sensi.
Nel frattempo e’ tornata la pioggia. I maglioncini di lana riportati improvvisamente in auge. Gli stivali anti pioggia di nuovo nella scarpiera (se cosi’ posso chiamare quell’ammasso di scarpe odorose sparpagliate in un angolo della lavanderia).
Ci e’ sembrato il momento giusto per organizzare una gita fuoriporta. In cui il piccolo Tommaso si sollazzera’ con nuovi e vecchi piccoli amichetti e io e Bu tenteremo la carta del riposo e del relax. Carta per altro dispersa da tempo nel mazzo….mentre saltano sempre fuori le solite…corsa ad ostacoli, lavatrice multicolor, conference call vivavoce in auto per non sprecare tempo, che cazzo mangiamo stasera, sono le 8:30 del mattino e sono gia’ stanca morta. Il jolly e’ e rimane l’indiscusso ‘PERO’ NE VALE LA PENA’. E’ vero, lo ribadisco. I jolly cmq sono 4…non credo che arrivero’ mai a tanto…ma almeno un secondo me lo gioco sicuro…prima o poi.
In ultimo, non ci sono notizie dalla guardiana dell’orto. Tra poco la chiamo per sapere.
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