Il mio e' un viaggio di ormai 4 mesi..in un nuovo mondo..che mi lascia poco tempo e pochissimi spazi.
Ora. Non oso immaginare dopo.
Anche questo blog e' finito come tante altre cose nel dimenticatoio, per lasciare campo libero a esami, libri specializzati, ecografie, amniocentesi varie. La galassia della maternita'. Un mondo nuovo che a volte mi entusiasma, altre mi lascia un po' basita.
Le domande che sorgono spontanee sono innumerevoli:
- ce la fara' a svegliarmi di notte o ronfero' talmente tanto che lo faro' morire di fame?
- che faccia avra'? assomigliera' mica a mio padre?
- gli piacera' viaggiare come piace a me?
- gli andro' a genio o gli staro' sulle palle?
- andra' dallo psicologo a parlar male di me tra 25 anni?
Le risposte arrivano da tutte le direzioni. Aaahh incredibile. Non vi dico quante persone ho incontrato in questi giorni che hanno la soluzione proprio li' in tasca. E la tirano fuori, sfoggiando una certa esperienza nel campo e snocciolando uno ad uno i "guarda, ti dico io come sara'.." e via col valzer dei "e' tutto tanto naturale, di notte lo sentirai addirittura muoversi altro che piangere, il tuo sonno diventera' leggerissimo, certo i viaggi scordateli per almeno 4-5 anni, le sue esigenze saranno le tue, se lui sara' felice lo sarai anche tu, mmmhhh come ti fara' comodo avere l'aiuto di tua mamma, certo farlo crescere ad Ivrea sarebbe ideale...(cazzo, inizio a chiedermi come mai nel mondo tutte quelle incinta non chiedano immediato trasferimento nel territorio eporediese, visto che ci sono!!), ti vedo gia' col bimbo in collo (per i non fiorentini, leggi: in braccio), Francesco invece non me lo vedo proprio (per la cronaca, credo di essere l'unica sulla faccia della terra ad essersi immaginata Bubs padre...io me lo vedo troppo tutto il resto del mondo NO! Devo iniziare a preoccuparmi?)" e via cosi'.
Io ascolto. A volte mi prende male. Altre mi piglia bene. A seconda del Cicerone di turno...
Certo, tutto si dissolve quando lo vedo crescere nelle uniche fotine che ho di lui in bianco e nero. E' li' che mi dico che saremo pappa e ciccia. Gia' andiamo parecchio d'accordo. Io me lo porto in giro e lui, zitto zitto, viene da tutte le parti. Nuotiamo insieme, facciamo la nanna, guardiamo la tv. E' stato cosi' carino da risparmiarmi qualsiasi nausea. Ha una gran fame, ma quella l'ho sempre avuta anche io e ci piacciono proprio le stesse cose...
Ce la spasseremo noi tre. E se gli altri non hanno viaggiato, lo faremo noi..certo, quando vedro' che se la sentira'. Ho gia' un sacco di idee...e non vedo l'ora di sapere cosa ne pensa.
Sara' un bambino ganzo. Come la sua mamma e il suo papa'.
Etichette: Tommasino on his way