Il giorno perfetto
Capita. Anche nelle migliori famiglie.
Basta lasciare i bimbi a scuola, entrambi sorridenti che fanno ciao ciao con la manina, deviare verso il centro invece di tornare a casa a mettere a posto il disastro lasciato dietro di sè, darsi appuntamento con il proprio fidanzato e traviarlo...proprio come si faceva coi compagni di scuola quando si tagliava al Liceo, perchè io si, ero una di quelli.
Quindi fare smodato uso della carta di credito e azzardare anche una scappata in via Montenapoleone e via della Spiga, invece che i soliti Petit Bateau, Zara ed H&M.
Poi, appesantiti da pacchetti di ogni colore e misura, decidere di concedersi un pranzo da Armani/Nobu. Perchè oggi è così e basta. Oggi si esagera.
Tornare a casa, andare a prendere i piccoli, lavarli, coccolarli, ascoltarli, preparargli cena e mettergli il pigiama, baciarli dappertutto e salutarli mentre vanno a dormire con qualcun'altro, questa volta.
Andare all'Anteo a vedere un signor maestro Sean Penn in This must be the place.
Finire il tutto davanti ad un morellino di Scansano e un piatto di farfalle gamberi, zucchine e zafferano della meravigliosa trattoria l'Incoronata, tenendo per mano l'uomo della propria vita.
Inoltre tutto questo senza il minimo accenno di senso di colpa.
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