24.10.11

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Il mattino l'ha trovata abbandonata al sonno, nel lettone di mamma e papà..con indosso un pigiama di ciniglia giallo e tra le dita un ciuccio viola, proprio come lei.
Si è svegliata in silenzio e ha guardato stupita l'andirivieni intorno a sè.
Si è fatta mettere malvolentieri un abitino in lana color prugna, per poi reinterpretarlo con macchie e stroppicci.
Ha tentato di aggredire le tavole imbandite, chiedendosi che sapore avesse tutto quel cibo. E' riuscita ad afferrare un muffin alle mele e noci, ricetta segreta proveniente da Medellin, e ha tentato ripetutamente di mangiare le rose rosse lasciate indugiare sulle scale alla portata sua.

Ha compiuto un anno tra le braccia di una mamma commossa (nonchè incredibilmente stanca, tra l'altro), di fianco ad un fratello trepidante - che approfittava indegnamente della situazione accaparrandosi regali, dolci e amici -, sotto gli occhi da triglia di un babbo quasi definitivamente innamorato.

A festeggiarla sono venuti tutti. Quasi.
La nonna a cento all'ora, che dopo aver preparato la torta di nocciole, la ciambella all'uva e la mousse di cioccolata e lamponi, si è divertita a chiacchierare con tutti. Ma proprio tutti.
Il ninno, marito della nonna, che non è un nonno geneticamente, ma è il più nonno dell'intera famiglia allargata, diciamocelo.
L'amica della mamma. La migliore, l'unica, l'insostituibile. Che come piace lei ai bambini, nessuno mai.
I cugini di Torino che ridono a crepapelle. Qualunque sia l'argomento, ovunque, comunque, sempre.
Gli amici di Milano, mezzi liguri e mezzi colombiani con le bimbe pazze che con Tommaso diventano esplosive.
L'ex compagna di liceo della mamma con marito e prole...che non si sa bene perchè sia ancora lì visto che la mamma al liceo aveva tirato fuori il peggio. Ma l'amicizia sa andare oltre. Per fortuna.
L'assistente di papà con la moglie silenziosa dagli occhi buoni e le bimbe furbette, alte, belle..nordiche nell'aspetto anche se di Novara..che a guardarle non ci si stanca mai.
L'art director svedese con la sua nuova bella, soli soletti, senza figli..che i figli ci sono, ma un week-end si e uno no.
L'amica eroica di famiglia, che dopo il primo e il secondo adesso fa il terzo figlio. Tutto così vicino che non ci si crede nemmeno se è vero.
Infine i ritardatari, gli ultimi che hanno goduto non tanto perchè i primi siano stati onesti..ma più che altro perchè noi si esagera sempre con le cose da mangiare e ben venga, visto che ci sono avanzi per una settimana.

Mancava lo zio Mah-si, esiliato in Australia per un improrogabile impegno di lavoro, che ha mandato gli auguri con due giorni di ritardo adducendo la scusa di avere un fuso orario ormai tutto suo. Ma noi lo aspettiamo al varco, è una promessa.
Mancava la coinquilina dell'Università, l'amica dei tempi migliori, la compagna di viaggio...quella che non si prende mai la gastroenterite se non proprio il giorno sbagliato e allora nulla. Non si può.
Mancava il miglior amico di Tommaso con il suo seguito, ma il di lui babbo deve discutere la tesi della seconda laurea e sta studiando, è in ansia e ogni minuto in più e fondamentale. Dio come me lo ricordo bene.
Mancava tutta la parte fiorentina della famiglia, ma sarà per il fine settimana a venire. Per fortuna, ma anche purtroppo.

La sera, infine, l'ha trovata completamente distrutta con indosso il suo pigiama di ciniglia giallo..e nelle orecchie ancora le voci, le canzoni e i rumori..forse felice, anche se non aveva ancora la più pallida idea di cosa diavolo fosse successo.