6.9.11

Milano. Giorno 1.

Parco Sempione. Area gioco bimbi.
'Ciao, tu sei la mamma di quel bimbo che va a scuola col mio, vero?'
'Si, si chiama Tommaso'
'Ah, bhè. Domani si inizia'
'Sì, siamo pronti. Penso'
'Anche noi. Quest'anno sarà meglio. Le nuove maestre sono bravissime. Seguiranno un programma di didattica migliore dello scorso anno. Hanno creato l'angolo della matematica, cose così'
'L'angolo della matematica? Non ne sapevo nulla'
'Si, si. Sai il prossimo anno il mio va alle elementari e deve essere pronto'
'Si, forse qualcosina deve già sapere'
'Tu sai dove lo manderai?
'Veramente Tommaso non ha nemmeno quattro anni. Per ora non so'
'Io ho visto la scuola francese ma è difficilissimo entrarci. Sai io sono francofona. Se no ci sono la Leone X, le Marcelline o la st. James'
'Della pubblica non se ne parla immagino'
'Stai scherzando?'
'Dicevo così, per dire...'

All'uscita del Parco.
'Oi ciao cara!'
'Ciao, come state? Rientrati?'
'Si. Bene, bene. Oggi siamo di fretta. Ci vediamo domani dopo la scuola?'
'Sì, penso ci saremo'
'Ti chiamo quando arrivo. Alle 4 devo vedere il nuovo asilo sopra alla Coop. Ne hai sentito parlare?'
'Veramente no. Ma poi io Viola l'ho già iscritta'
'Guarda ti dico domani. Questo ha uno spazio realizzato seguendo la bio-architettura. E' bilingue e fanno arte-terapia'
'Bilingue? In inglese? Ma poi tu alla materna non la manderai alla francese con il fratello?'
'Si ma tanto bilingue cosa vuoi che significhi? Le insegneranno a dire one, two three e horse'
'Ah, capito. Allora a domani'
'E poi mio marito va a vedere il corso di judo per i ragazzi. Domani ti dico anche di quello'
'Sì certo. Il judo..'

Al semaforo. Attraversando la strada.
'Ciao Francesca'
'Oh ciao, scusa ero distratta'
'Ma figurati. Come stai?'
'Noi bene. E tu? Le bimbe?'
'Bene, sono a casa con la tata. E i tuoi? Fammeli vedere. Oh come sono cresciuti!'
'Si, davvero'
'Allora ci sarete di nuovo al corso di musica?'
'Mmmh non credo. Tommaso si annoiava a morte le ultime volte'
'Ah ma io ci porto la piccola. La grande adesso la spingo verso uno strumento. Sai il metodo Yamaha?'
'Yamaha..forse avevo letto qualcosa. Ora non ricordo'
'Uh se hai bisogno chiedimi, ti spiego tutto'
'Grazie, ci sentiamo'
'Certo. Ricordati Yamaha.
'Si, Yamaha'

La sera. A letto.
'Bu?'
'Si'
'Ma tu quando dici di andarcene da Milano, sei serio o è così solo per dire?'