30.6.11

E' una sola

L'ho chiamata ed è arrivata.
Con le sue borse enormi e pesanti come le pietre.
La sua voce squillante ha invaso la casa e improvvisamente tutto è sembrato illuminarsi di una luce diversa.
Ha abbracciato e sbaciucchiato.
Si è subito diretta in cucina, ha aperto il frigo, ha detto 'Così non va!' e ha incominciato dalle verdure.
Ha estratto cetrioli, insalata, zucchini, fagiolini, cipollotti e bistecche dai suoi bagagli. Tutto perfettamente impacchettato e conservato.
Ha imbastito una cena alla velocità della luce.
Poi è passata ai ragazzi. Un bagno a ciascuno. I vestiti sono troppo pesanti. 'Non hai degli abitini di tela per questa stagione?'
Poi il momento della condivisione. In camera a leggere una storia, a vedere i giochi nuovi, a guardare l'album di fine anno. Qualche foto ricordo.
'Questi bambini stanno benissimo!' ha sentenziato.
Quindi ha tirato fuori frutti di bosco raccolti da poco e li ha serviti con lo zucchero in ciotoline color dei canditi.
Ha chiesto se ci fosse del vino e ha subito aggiunto che lei non beve quasi mai.
Ha controllato le tende nuove.
Ha chiesto da dove arrivasse il quadro del corridoio.
Ha notato che le piante sul balcone sono più patite dello scorso anno.
Non le è sfuggito niente.
Ha stretto a sè Tommaso un infinito numero di volte e ha ripetuto strenuamente a voce alta che Viola è bellissima con l'insensibilità che la contraddistingue.
'Mamma, per favore!'
'Perchè? Non credi gli faccia piacere avere una sorella stupenda? E poi è uguale a lui!'
Spiegarle le cose a volte risulta difficile.

Ha stravolto gli orari. Ha comunicato i suoi piani per i prossimi giorni. Ha portato movimento e ritmo. Ha scosso gli animi. Ha ricomposto i pezzi. Ha ridimensionato le situazioni.

E' già oltre. Nel pieno del suo modo di affrontare le cose. Adesso tocca a tutta Milano.
Non amarla è assolutamente impossibile.