19.2.10

Come eravamo

A volte capita cosi’. Di sfuggita. Seduti al tavolo del primo posto trovato per caso.
“Tra due ore sono a Torino per lavoro, ci si vede a pranzo?”

E ci si ritrova tra le solite vecchie strade. Davanti a quelle che erano le solite facce.
E ci si risente giovani e belli. Come eravamo qualche anno fa.
Quando le giornate erano scandite da uscite, appuntamenti, grigliate, mojito e sigarette.
Sproloqui e parolacce. Ubriacature a notte fonda e macchine col finestrino giu’ d’estate.

Ci si ritrova cosi’. Quasi per gioco.
Ci si racconta tutto nel tempo di una pizza.
Ci si abbraccia forte e veloce.
Con un sorriso grande stampato sulle labbra.
‘Pero’ vediamoci dai”

E ci si ributta nella vita di oggi, senza guardare indietro.

Ma io l’ho sentito il bene che vi voglio smuoversi nel piu' profondo.
I miei amici. Quelli veri. Quelli con cui non c’e’ bisogno di dire niente. Si potrebbe stare zitti per ore e ore. Insieme.
Ma c’e’ sempre troppo da raccontarsi. Per farlo.

Mi chiedevo ieri sera, ma cresceremo un giorno?
Gli anni passano e noi non cambiamo mai.

1 Comments:

Blogger Asal said...

Sei così smaniosa di crescere? per certi punti di vista è bello cullarsi in una sfera tutta nostra d aprire a nostra discrezione

9:38 PM  

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