Pensieri settembrini
E’ meraviglioso partire. Tanto quanto e’ bello talvolta ritornare a casa.
Per ritrovare la comodita’ del proprio letto.
Per muoversi nella dimensione perfetta della propria doccia.
Per andare a fare una spesa memorabile: verdure fresche, formaggi freschi, ingredienti per torte, muffin e ravioli, pesce da fare alla griglia, prelibatezze di cui si sentiva la mancanza + quelle 4 cose che mancavano in casa ancor prima di partire.
Per stravaccarsi sul proprio divano dopo aver comprato una serie di quotidiani da leggere approfonditamente.
Per chiamare gli amici piu’ stretti e controllare i blog preferiti.
Per godersi una delle ultime serate estive al cinema all’aperto.
Poi, certamente, c’e’ anche il rovescio della medaglia…
Le 8-9 lavatrici da fare, la roba da stendere e da ritirare.
Le piante sulle terrazze che vanno disciplinate.
L’odore pesante dell’aria milanese cosi’ poco poetico rispetto a quello del mare Egeo.
La to do list depositata sulla scrivania prima di partire con le mille voci “+ una”: riportare a casa la lavastoviglie, chiamare l’architetto, andare in banca, ritirare i documenti alla concessionaria, passare in posta, portare la Vespa ad aggiustare, fare gli ennesimi esami del sangue..il “+ una” riguarda il fatto che a Gennaio avro’ un bimbo e immagino che il ragazzo avra’ bisogno non solo di tanto affetto ma anche di una culla, un passeggino, un biberon, dei pannolini o ciripa’..questo dipende se voglio essere una di quelle eco-mamme tanto in voga in questo momento o una mamma pragmatica a cui di lavare cacca 5 o 6 volte al giorno proprio non va giu’…
Vedremo. Ho ancora tempo per trovare la mia dimensione materna.
Sono piena, stracolma, di buoni propositi. Un po’ come quando andavamo tutti a scuola. E Settembre era un mese romantico..dal profumo di vendemmia.
Il diario nuovo, l’illusione che sarebbe stato un anno perfetto, l’attesa dell’inverno e la voglia di diventare finalmente un’alunna modello..
Cosa, quest’ultima, che si e’ persa ogni volta immancabilmente entro i primi giorni di Ottobre..
Questo autunno e’ piu’ indefinito pero’. E’ come sapere che ci sara’ un grosso regalo sotto l’albero di Natale…un qualcosa di magico e meraviglioso..
Che non si sa bene che aspetto abbia, ma di cui si conoscono indicativamente le forme e di cui si dovra’ imparare un po’ tutto…senza un libretto di istruzioni a cui ricorrere.
Sara’ divertente.
Ho poi stilato mentalmente una mega lista di cose che vorro’ fare in questo lungo lunghissimo periodo di maternity leave. Oltre a dedicare il mio tempo a Tommasino vorrei anche riuscire a ritagliare qualche spazio per me…per noi due, per noi tre:
- Riprendere il corso di francese
- Fare un corso di cucina e pasticceria
- Riprendere il corso di ceramica
- Trascorrere almeno due settimane alle Dolomiti
- Trascorrere almeno due settimane nel Chianti
- Trascorrere almeno due settimane in Maremma
- Andare 3 mesi a New York con la mia nuova piccola famiglia
- Finire di arredare la casa di Piverons
- Iniziare ad arredare la casa nuova di Milano
- Affittare la casa vecchia di Milano
- Aiutare Bu in qualita’ di Art Buyer e fatturargli (sorriso)
- Aiutare Mariuch ad impostare il B&B 2 Stanze e prendere una commissione (sorrisone)
Lo so. Sono troppo ottimista. Ho troppe idee. Troppa energia. Adesso.
Mentre non sara’ piu’ cosi’ dopo.
Ma lasciatemi sognare.
Per ritrovare la comodita’ del proprio letto.
Per muoversi nella dimensione perfetta della propria doccia.
Per andare a fare una spesa memorabile: verdure fresche, formaggi freschi, ingredienti per torte, muffin e ravioli, pesce da fare alla griglia, prelibatezze di cui si sentiva la mancanza + quelle 4 cose che mancavano in casa ancor prima di partire.
Per stravaccarsi sul proprio divano dopo aver comprato una serie di quotidiani da leggere approfonditamente.
Per chiamare gli amici piu’ stretti e controllare i blog preferiti.
Per godersi una delle ultime serate estive al cinema all’aperto.
Poi, certamente, c’e’ anche il rovescio della medaglia…
Le 8-9 lavatrici da fare, la roba da stendere e da ritirare.
Le piante sulle terrazze che vanno disciplinate.
L’odore pesante dell’aria milanese cosi’ poco poetico rispetto a quello del mare Egeo.
La to do list depositata sulla scrivania prima di partire con le mille voci “+ una”: riportare a casa la lavastoviglie, chiamare l’architetto, andare in banca, ritirare i documenti alla concessionaria, passare in posta, portare la Vespa ad aggiustare, fare gli ennesimi esami del sangue..il “+ una” riguarda il fatto che a Gennaio avro’ un bimbo e immagino che il ragazzo avra’ bisogno non solo di tanto affetto ma anche di una culla, un passeggino, un biberon, dei pannolini o ciripa’..questo dipende se voglio essere una di quelle eco-mamme tanto in voga in questo momento o una mamma pragmatica a cui di lavare cacca 5 o 6 volte al giorno proprio non va giu’…
Vedremo. Ho ancora tempo per trovare la mia dimensione materna.
Sono piena, stracolma, di buoni propositi. Un po’ come quando andavamo tutti a scuola. E Settembre era un mese romantico..dal profumo di vendemmia.
Il diario nuovo, l’illusione che sarebbe stato un anno perfetto, l’attesa dell’inverno e la voglia di diventare finalmente un’alunna modello..
Cosa, quest’ultima, che si e’ persa ogni volta immancabilmente entro i primi giorni di Ottobre..
Questo autunno e’ piu’ indefinito pero’. E’ come sapere che ci sara’ un grosso regalo sotto l’albero di Natale…un qualcosa di magico e meraviglioso..
Che non si sa bene che aspetto abbia, ma di cui si conoscono indicativamente le forme e di cui si dovra’ imparare un po’ tutto…senza un libretto di istruzioni a cui ricorrere.
Sara’ divertente.
Ho poi stilato mentalmente una mega lista di cose che vorro’ fare in questo lungo lunghissimo periodo di maternity leave. Oltre a dedicare il mio tempo a Tommasino vorrei anche riuscire a ritagliare qualche spazio per me…per noi due, per noi tre:
- Riprendere il corso di francese
- Fare un corso di cucina e pasticceria
- Riprendere il corso di ceramica
- Trascorrere almeno due settimane alle Dolomiti
- Trascorrere almeno due settimane nel Chianti
- Trascorrere almeno due settimane in Maremma
- Andare 3 mesi a New York con la mia nuova piccola famiglia
- Finire di arredare la casa di Piverons
- Iniziare ad arredare la casa nuova di Milano
- Affittare la casa vecchia di Milano
- Aiutare Bu in qualita’ di Art Buyer e fatturargli (sorriso)
- Aiutare Mariuch ad impostare il B&B 2 Stanze e prendere una commissione (sorrisone)
Lo so. Sono troppo ottimista. Ho troppe idee. Troppa energia. Adesso.
Mentre non sara’ piu’ cosi’ dopo.
Ma lasciatemi sognare.
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