28.9.07

6 anni di sogni nel cassetto

Un'altra notte fonda in cui non riesco a dormire.

Ho fame, fa freddo, ho voglia di qualcosa di caldo ma preferisco non fare rumore.
Tommaso male accetta che io sia nuovamente davanti al computer: eppure schermo e tastiera sono l'unica compagnia decente alle 5:12 di un giovedì notte.

Sto facendo i conti con la realtà. Così vuole Francesco. E io, come da richiesta apro gli occhi, mi guardo intorno, smetto di raccontare balle a me stessa su cose che non succederanno mai e mi sento invadere dall'angoscia.

Tutto sta prendendo una direzione che mi sembra molto giusta e coerente. Solo devo ammettere che ai miei occhi risulta molto poco interessante..
se confrontata coi miei sogni, le mie speranze e, diciamolo pure, i miei infantilismi.

Eppure questo è stato il mio modo di restare a galla. Possibile che sia così difficile da spiegare e da capire?