6.6.07

6 Giugno, 2007: un giorno come tanti

E' stata una giornata umida. Non ho ancora capito se calda o fredda. Ha piovuto per qualche ora e per un breve istante ha fatto capolino il sole.

Non è successo niente di speciale. Un 6 Giugno da copione.
Io e Francesco camminiamo per mano verso le nostre responsabilità. Andiamo a fare il nostro dovere. Come del resto abbiamo sempre fatto. Ci prepariamo a ridere a battute patetiche e a guardarci in silenzio con complicità. Ordiniamo un paio di caffè, di cui uno lungo. Raccontiamo brevemente con un sorriso dolce sulle labbra e il desiderio di un abbraccio.

Bisbigliamo sereni aspettando di tornare a sederci sul nostro grande divano. Il nostro regno. Dove io scrivo al computer e prendo tisane. Dove Francesco si sente il re del mondo con in mano il suo telecomando. Dove ci perdiamo a guardare fotografie e a farci le coccole. Dove stiamo seduti ore a telefonare. Dove leggiamo libri o sfogliamo riviste. Dove io dico parole d'amore, perchè sono più brava in questo, e interpreto i suoi sguardi che a volte valgono più dei miei discorsi.

Oggi, 6 Giugno 2007, un giorno come tanti, seduta sul trono del nostro regno ho aspettato che il telefono squillasse. Ho sperato di essermi sbagliata. Non solo oggi, ma per tutta la vita. Ho atteso che mi si porgesse un appiglio al quale aggrapparmi per continuare a sorridere al vento, a parlare al muro e a perdere tempo.

E' adesso, alle 22:22 del 6 Giugno 2007 che il 6 Giugno 2007 non è più un giorno qualunque. E' a quest'ora che sono diventata grande. A tradire le mie aspettative resta un sottile nervosismo, che Francesco mi ha già rimproverato un paio di volte.

Cosa cambia quando si diventa grandi? Si devono chiudere definitivamente alcune porte e se ne aprono altre oppure tutto continua come prima? C'è un manuale da leggere o magari ci si serve di un kit di sopravvivenza?

Sono incazzata, ma so che fa parte del gioco e aspetto che arrivi domani per potermi sentire più forte.

Un solo gesto mi viene spontaneo: ti chiedo perdono amore mio per il battito del mio cuore, per la tensione dei miei movimenti, per le parole che mi escono di bocca senza controllo. Ti chiedo perdono ora per le altre volte in cui succederà. Devi avere pazienza. Sono diventata grande, anche grazie a te. Ma resto pur sempre cialtrona, nervosa, raramente isterica. Sono piena di difetti, lo sai. Sono incostante, sognatrice e testarda. Dormo troppo e corro sempre. Ho coraggio, ma a volte divento incosciente e sono irrequieta dentro.

Una cosa però è certa. Tutto quello che faccio lo faccio per amore. So guardare negli occhi, stringere forte e dire parole di bene. Capisco quando qualcuno ha bisogno di me e non mi tiro indietro mai.

Io so porgere un appiglio a cui aggrapparsi. E per te ci sarò sempre. Promesso.