11.5.06

ON THE TOP OF THE HILL


Paperone vive sulla collina.

Non sta piu’ nel deposito. Ora ha una casa gigantesca con la torretta: la cosa piu’ vicina ad un castello che abbia potuto trovare. L’ha cercata a lungo e per qualche anno le sue assistenti sono entrate e uscite quotidianamente da case padronali, cascinali ristrutturati, magioni, tenute...ma nessuna andava davvero bene. C’era sempre qualche dettaglio a non convincerlo del tutto: la piscina troppo piccola, la depandance troppo luminosa, il giardino troppo giapponese, il viale troppo corto.

Aveva quasi perso le speranze. Poi, ha finalmente visto una torre, in alto sul monte. Il viale lungo abbastanza da far sgranare gli occhi, l’imponenza della casa sufficiente a far sentire tutti piccoli piccoli, la scalinata e lo spiazzo esterni adatti per le foto di famiglia (?) e lo scalone interno in marmo di Carrara, perfetto per esprimere l’importanza di chi qui abita e comanda.

Paperone si e’ evoluto. Non si tuffa piu’ nei mucchi di monete d’oro. Ora si immerge, cauto, nella piscina in mosaico Bisazza, riscaldata a 27 gradi.

Paperone ha un giardino e un bosco grandi e recintati, dove ogni sera passeggia con i quattro cani e inciampa in questo o quello sbalzo, si muove incerto e si perde nel bicchier d’acqua dei guinzagli aggrovigliati.

Paperone non aveva figli, solo nipoti di varie generazioni. Suo malgrado ha dovuto accettare le nuove regole del gioco. Un papa’ re ha una figlia principessa.

‘E se deve essere sia. Ma che lo sia almeno al 100%!’